Egli appare come libro, come Guru e come saggezza. Il libro e conoscenza che contiene è un oggetto insensibile o jada: conoscenza in forma teorica. La conoscenza esiste nei libri e questo è l'aspetto Sat. Il Guru è un essere senziente e cosciente, un'incarnazione della conoscenza nel quale la saggezza viene vista nella vita pratica: questo è l'aspetto Cit. Ma solo nella propria saggezza interiore si diventa la conoscenza stessa. Qui la conoscenza è inseparabile dalla propria vita. La saggezza e libertà e beatitudine: ciò è l'aspetto Ananda.
Kandar Anubhuti di Arunagirinathar a cura di N.V. Karthikeyan - V.17
Troppo spesso, i cosiddetti maestri spirituali non sono che abili maestri di marketing, alcuni cosiddetti libri spirituali creano aspettative non realistiche di incontrare esperienze esotiche o miracolose.
Un vero Guru non afferma mai di essere un Guru e non rivendica mai uno status speciale. Un vero maestro spirituale ha dominato l'ego e non incoraggerà mai alcuna sua proiezione di status speciale da parte di coloro che cercano una guida.
Quando i devoti gli chiedevano se fosse il loro Guru, Ramana Maharshi lo negava sempre e rispondeva: "Scopri chi sta facendo la domanda e troverai la risposta".
I veri maestri spirituali non pretenderanno di essere niente più che messaggeri, che offrono insegnamenti. Non possono darti l'illuminazione; non possono fare nulla per te. Possono fornire insegnamenti e metodi e incoraggiarti a seguirli ed applicarli. In definitiva, ti aiutano a crescere in saggezza. La saggezza è la capacità di distinguere tra ciò che è permanente e ciò che è transitorio, tra il tuo vero Sé e l'emanazione del tuo corpo-mente-personalità, tra la fonte della gioia e la fonte della sofferenza.
Sfortunatamente, molti cosiddetti maestri spirituali e guru sono messi su piedistalli da devoti che si sono infatuati di loro e proiettano su di loro ciò che vogliono vedere o sperano di ricevere da loro.
Dopo aver letto storie di avventure spirituali, in cui abbondano miracoli e racconti elevati, i devoti troppo spesso si cullano nella nozione romantica secondo cui hanno solo bisogno di trovare un Guru illuminato che in qualche modo darà loro l'illuminazione o almeno delle esperienze spirituali.
Questi devoti sono più interessati alla persona del maestro spirituale che a seguire la disciplina o l'insegnamento prescritti.
Ciò è particolarmente vero per coloro che si definiscono Satguru, che sostengono di offrire una scorciatoia all'illuminazione attraverso lo shaktipat (conferire ai devoti energia o potere spirituale).
Si tratta di un mercato spirituale che risponde alla legge della domanda e dell'offerta.
Questi Guru possono perdere la loro strada e credere di essere speciali, più grandi di quello che realmente sono. Svolgono il ruolo di maestro spirituale, cercando di impressionare i loro seguaci con il loro comportamento, abbigliamento e titoli. Peggio ancora, ignorano o nascondono i propri limiti legati all'ego. Questo va avanti fino a quando i difetti umani del Guru diventano troppo evidenti per poter essere ignorati, spesso come risultato di scandali sessuali o finanziari. Sebbene sia possibile imparare da insegnanti spirituali imperfetti, è meglio non lasciare il tuo potere nelle mani di nessuno.
Non c'è bisogno di giudicare questi insegnanti.
Puoi semplicemente andartene, grato per ogni perla di saggezza ricevuta. Certi segnali ti aiuteranno a riconoscerli: una mancanza di controllo delle emozioni, desideri e altre manifestazioni dell'ego, inclusi orgoglio, rabbia, lussuria e avversioni di ogni tipo.
Cerca di trovare il valore nei loro insegnamenti. Sono gli insegnamenti del vero Guru.
Incoraggia anche i veri maestri spirituali a vedere le loro mancanze, non mettendoli su un piedistallo e applicandoti nell'osservare i loro insegnamenti. Questo è l'onore più alto che tu possa riconoscergli.
Puoi imparare molto di più da un insegnante spirituale meno esperto e meno dotto se sei ricettivo e sincero. La sincerità di intenzione è l'unica valuta di qualsiasi valore in questo campo. Sincerità (di intento) significa fare ciò che intendi fare.
- Marshall Govindan, Enlightenment is not what you think
Traduzione italiana a cura di
Segue un estratto dal capitolo “Vettaveli: il vasto spazio luminoso”
Siddha Boganathar dice:
Non esiste altro che lo spazio eterno che tutto abbraccia.
Interrompi l'affiliazione alle religioni che ti portano ignoranza spirituale.
Attraverso lo smarrimento diventa uno con l'Assoluto;
Assaggia e godi del suo celebrato nettare. - Boganathar "Astanga Yogam", verso 14
Boganathar afferma che alla fine non c'è nulla se non la beatitudine della Consapevolezza senza forma, il vettaveli. La parola vettaveli è strettamente correlata alla parola bindu (punto, seme, origine), il punto di partenza della concentrazione che si dispiega nello spazio interiore della meditazione.
Con "religioni" si riferisce probabailmente all'immagine del Supremo come una forma di divinità esteriore, la cui scelta sembra separare l'individuo da Dio. Riflette un'affermazione secondo la quale una concentrazione o una meditazione pur profonda su una particolare divinità non porta alla liberazione. Il passo finale deve avvenire quando le immagini si dissolvono e la concentrazione e la meditazione più profonde si indirizzano ad un Essere Supremo senza forma, che troviamo dentro ognuno di noi come auto-consapevolezza che splende di luce propria.
Ad occhi chiusi, concentrati su un punto di luce tra le sopracciglia e sperimenta Quello.
Marshall Govindan, Illuminazione: non è quello che pensi
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